Già quando avevo percorso la Via Francigena in bicicletta ero rimasto affascinato dal percorrere a piedi questo cammino; notavo che il percorso a piedi "per i veri pellegrini" passava in luoghi diversi ed irraggiungibili con la bicicletta. Così, dopo aver fatto la Via Francese del Cammino di Santiago, ho deciso di intraprendere il cammino sulla Via Francigena.
Volendo evitare di incontrare condizioni atmosferiche avverse ho deciso di percorrerla al contrario, partendo da Santa Maria di Leuca per raggiungere il Colle del Gran San Bernardo - la parte italiana della VF -, iniziando in aprile dal sud e arrivando al nord in un periodo non troppo caldo.
A febbraio, quando avevo già preparato il tutto, ho avuto un piccolo problema al ginocchio sx che mi ha tenuto sulle spine fino al giorno della partenza.
A inizio aprile sono partito con il treno da Asti fino a Gagliano di Leuca ; giunto a Gagliano resto in attesa del bus per un bel po' di tempo dopo l'orario previsto... niente, nessun bus arrivava... alla prima persona che giunge alla stazione chiedo informazioni e lui mi risponde: il bus fa servizio solamente da giugno.... Rassegnato alla situazione, mi carico lo zaino e percorro gli "imprevisti" 8,7 km che mi separano da S.Maria, nonostante fossi stanco per il viaggio in treno di 16 ore; l'arrivo a S.Maria è stato comunque "esaltante" come avessi già fatto tutta la Via Francigena per intero.
Il giorno successivo, il 5 aprile, doveva essere di "riposo", ma per avere la possibilità di vedere le belle coste e godere delle immagini del tramonto sul mare Ionio, mi faccio una passeggiata di 14,10 km; l'entusiasmo non mi mancava di certo.
La partenza del 6 aprile è avvenuta con una carica di entusiasmo grandissima: ho fatto imprimere il timbro di partenza sulla credenziale e via! Qualche aggiustamento tecnico per l'uso dell'applicativo per GPS e poi ho preso il mio ritmo di marcia, che per la prima parte (quella Pugliese) è stato sempre ottimo, anche perchè la temperatura era ottimale, forse spesso fin troppo bassa (10°C) e spesso perversata dalla pioggia.
Il percorso in Puglia prevede in maggior parte strade sterrate in mezzo ad estesi uliveti con muretti a secco ai loro bordi. Ma una parte delle tappe è stato più interessante, passando sulla costa adriatica, con sali e scendi attraverso innumerevoli ed affascinanti calette e quì il ritmo si abbassava notevolmente con un notevole stress per caviglie e ginocchia.
(segue)